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IN ASCOLTO DEI FUTURI COLLEGHI: I CONTATTI FP CGIL INPS SUL TERRITORIO

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SIN-ZA SPERANZA

Anche quest'anno l'Istituto si è impegnato a mettere mano al preoccupante ritardo accumulato negli ultimi decenni e la dirigenza ha deciso di  legare una parte consistente del nostro incentivo speciale a progetti che in 12 mesi dovrebbero sanare i problemi cronici che affliggono le gestioni ex-Inpdap.  Le previsioni iniziali, impostate dalla Pianificazione, però hanno completamente ignorato la situazione reale degli uffici e oggi, dopo quasi 10 mesi, tutte le Direzioni regionali registrano significativi deficit rispetto agli aggregati di punteggio omogeneizzato da raggiungere entro il 31 dicembre e si affannano a chiedere una  rimodulazione degli obiettivi, ovvero una loro corposa riduzione. Anche la dirigenza si sta accorgendo che la programmazione dell'attività, qualora l'obbiettivo diventi un punteggio da raggiungere, è quasi priva di significato poiché molte pratiche hanno scarsa valorizzazione, intere fasi delle lavorazioni sono ignorate, le notifiche delle determi

DAI TERRITORI | CASERTA: UNITI PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E PER LA COSTITUZIONE

Lo scorso 26 settembre, la FP CGIL dell’INPS di Caserta ha tenuto un’assemblea con i lavoratori in cui si è discusso della piattaforma programmatica che ha dato vita alla Manifestazione nazionale “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione” del prossimo 7 ottobre: lavoro, sanità pubblica, ambiente, Mezzogiorno ed, ovviamente, Pubblica Amministrazione e assunzioni.  All’indomani dell’assemblea è infatti cominciata in sede la raccolta firme per sostenere il P iano straordinario di assunzioni nella PA promosso dalla nostra organizzazione sindacale ( occupa.fpcgil.it ). Un tema sentito tra i corridoi dell’ente casertano dove, infatti, a fronte di carenze d’organico rilevate per oltre 100 dipendenti, meno di 30 tra i vincitori dell’ultimo concorso sono poi giunti in sede, dando luogo a partecipate assemblee unitarie con i lavoratori solo pochi mesi fa. Le conseguenze del sotto organico, infatti, le viviamo sulla nostra pelle: bassi incentivi causa giacenze, sovraccarichi e stress correla

UNA RETE PER I CITTADINI, UNA RETE PER I LAVORATORI

Una rete per i cittadini, una rete per i lavoratori Quando la pandemia si è abbattuta sul paese, l’attenzione dell’opinione pubblica si è rivolta a noi. Talk show e organi di informazione si chiedevano cosa avrebbe fatto lo Stato per proteggere la cittadinanza: come avrebbe reagito la sanità a questo nemico invisibile e come l’INPS avrebbe potuto sostenere i cittadini garantendo un reddito a chi versava in difficoltà. Non erano domande banali. Per anni la Pubblica Amministrazione è stata concepita come un salvadanaio cui attingere : una riserva naturale progressivamente svuotata di significato, con un potenziale pericolo per la tenuta dei servizi. Lo scoppio della crisi ha fatto emergere drammaticamente nodi e strozzature spesso ignorati, per scelta o per miopia, presentando il conto agli italiani. Mentre nel paese si sgretolava la narrazione dei tagli forzati, ed emergeva un rinnovato senso di comunità basato su messaggi di speranza, anche l’Istituto viveva una rivoluzione in sc

RI-GENERAZIONI: IL LAVORO NEI SERVIZI PUBBLICI CREA IL FUTURO

  Nei giorni scorsi si è tenuto il congresso nazionale della FP CGIL.  Il congresso, dal titolo "Rigenerazioni - Il lavoro nei servizi pubblici crea il futuro", ha confermato Serena Sorrentino come segretaria generale della categoria. Sono stati giorni di dibattito intenso, in cui si è discusso di necessità di difesa e rilancio del lavoro pubblico, attraverso i rinnovi dei contratti collettivi, l'applicazione di quelli sottoscritti, assunzioni stabili di lavoratori, nuovi modelli organizzativi che rendano più appetibile lavorare nel pubblico impiego. Si è parlato anche di INPS, delle gravissime carenze di personale in particolare nelle Regioni del Centro Nord, che rischia di intaccare in modo serio e irreparabile la tenuta dei servizi alla cittadinanza e la stessa presenza sul territorio dell'Istituto.  Al di là di fantasiose idee organizzative che rischiano di peggiorare la tenuta dei servizi sul territorio, noi riteniamo che l'INPS abbia tutte le competenze e le

POSTO FISSO: IL LUNGO ADDIO

  Nell’Era della precarietà, neanche la Pubblica Amministrazione garantisce più sicurezza lavorativa ai propri dipendenti: negli ultimi dieci anni, infatti, la P. A. italiana ha registrato una riduzione del 2,8% dei dipendenti a tempo indeterminato ed, al contrario, ben il 58,9% in più di contratti a tempo determinato. Si tratta dei dati che ha rilasciato l’ISTAT alla fine dello scorso anno, relativi all’arco temporale 2011-2020. Accanto a questi dati, relativi ai soli dipendenti, vi è un altrettanto notevole incremento dei collaboratori e dei vari atipici che lavorano e hanno lavorato per le pubbliche amministrazioni in questi dieci anni: +59,1%. Non c’è da stupirsi. In fondo, il “posto fisso” viene demonizzato da tempo immemore, tanto da apparire come una sciocca ossessione da bamboccioni di provincia nella famosa parodia zaloniana. Da anni ormai viene descritto più come un disvalore, invece che come garanzia di imparzialità da parte di chi garantisce servizi pubblici. Inoltre, da te

LA FP CGIL INCONTRA TUTTI GLI IDONEI PER RISPONDERE A OGNI DUBBIO SUL FUTURO IN INPS

Adesso che le prove orali sono quasi ultimate, la FP CGIL incontra tutti gli idonei per rispondere a ogni dubbio sul futuro in  INPS. - GRADUATORIE - SMART WORKING - RETRIBUZIONE - ASSEGNAZIONI TEMPORANEE Proveremo insieme a sgomberare il campo dalle fake news e dalle facili promesse che sono circolate nel corso degli ultimi mesi. Per questa ragione organizziamo un confronto su Zoom con tutti gli idonei interessati.  L’appuntamento è per il   15 DICEMBRE alle 16.00 Clicca qui per entrare nella riunione in Zoom  ID riunione: 862 3388 8377  -   Passcode: Ur1G@JbJ Clicca qui per entrare nella diretta facebook sulla pagina Fp Cgil Inps  Saranno presenti Antonella Trevisani, coordinatrice nazionale FP CGIL INPS, Matteo Ariano della FP CGIL Nazionale, le coordinatrici, i coordinatori  e i nostri rappresentanti del territorio. Vi aspettiamo!

OLTRE UN MILIONE DI ASSUNZIONI PER GARANTIRE I SERVIZI AI CITTADINI

Funzione Pubblica Cgil ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Giorgia Meloni (Presidente di Fratelli d'Italia) I dipendenti pubblici italiani sono tra i meno numerosi e i più vecchi d’Europa, oltre che tra i meno pagati. Dal 2000 al 2020 il personale è diminuito di circa 200.000 unità , portando l’Italia ai livelli più bassi dei Paesi europei per numero di dipendenti in rapporto alla popolazione (meno del 6%) e per età media del personale che arriva a 50 anni . Nei prossimi 4 anni 300.000 lavoratori dei servizi pubblici andranno in pensione. Al 2030 saranno 700.000 . Da anni le assunzioni sono costantemente minori delle cessazioni. Senza un’inversione di tendenza non saremo in grado di garantire servizi pubblici di qualità ai cittadini , gli uffici si svuoteranno e le condizioni di lavoratrici e lavoratori diventeranno insostenibili. Come cambierebbero i servizi ai cittadini con un nuovo piano di assunzioni: - la durata media di un processo civile si ridurrebbe a 2 an

PROGRESSIONI ORIZZONTALI 2022: ECCO COSA CAMBIA

Mercoledì 30 novembre 2022, nel corso della nostra assemblea nazionale tenutasi su Zoom, abbiamo affrontato diversi temi, che caratterizzano non solo il presente, ma anche il futuro del nostro Istituto: dalla 3-I al sistema di valutazione della performance, dalla sospensione del contact center alle progressioni verticali e orizzontali.  Su quest'ultimo punto, in particolare, abbiamo presentato delle slide ai partecipanti per riassumere gli accordi stipulati dalle organizzazioni sindacali e dall’Amministrazione. Lo abbiamo fatto per consentire a tutti di valutare la propria posizione, anche alla luce del nuovo CCNL firmato. Per la stessa ragione le condividiamo adesso in questo spazio: per consentire a ogni lavoratrice e a ogni lavoratore dell’Inps di compiere una scelta basata su un'informazione corretta. L'assemblea, partecipata e viva come sempre accade, resta uno dei momenti più importanti di confronto. Per questo come FP Cgil cerchiamo sempre di estenderne la partecipaz

DAL MODELLO SANITARIO AL MODELLO BIO PSICO SOCIALE: BREVE STORIA CONTEMPORANEA DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Hello to you out there in Normal Land You may not comprehend my tale or understand Ian Dury, Spasticus Autisticus, 1981 L’articolo 16 del recentissimo Codice di Comportamento per i Dipendenti Inps, pubblicato con Hermes 004081 in data 11 novembre 2022, riporta, per la prima volta, la menzione delle particolari attenzioni da porre, ai fini della non discriminazione, verso * collegh* con disabilità. Sono citate due delle normative, la direttiva 78/2000 della Commissione Europea e la Convenzione ONU dei Diritti delle Persone con disabilità, che hanno definito come diritti umani fondamentali quelli delle persone con disabilità. L’inclusione nel Codice di Comportamento di tale evidenza conferma ancora una volta come l’Inps sia assolutamente all’avanguardia in questo campo. Le politiche di supporto e tutela delle persone con disabilità, infatti, hanno sempre avuto in Italia una forte vocazione assistenzialistica; nel sentire comune, quindi, i concetti collegati ai diritti de* cittadin* con d

TRA SMART WORKING E “SETTIMANA CORTA”: LA P.A. BATTA UN COLPO

  Il mercato del lavoro si evolve a ritmi che la Pubblica Amministrazione spesso fatica a tenere. Mentre in Inps discutiamo di Smart Working, di bilanciamento tra esigenze familiari e vita professionale, il settore del credito, pur con tutti i suoi limiti, discute la prospettiva della “settimana corta” (su questo blog analizzat a più volte , ed anche nei suoi possibili effetti sulla P.A. , in tempi non sospetti) grazie alla fuga in avanti di Banca Intesa. Al fondo della svolta c'è una duplice riflessione. La prima riguarda, ovviamente, la pandemia: l'accelerazione tecnologica imposta dal Covid ha stimolato l’inventiva dei manager, chiamati a ricalibrare l’attività lavorativa dei dipendenti. Questi hanno intravisto nella "remotizzazione del lavoro" l'opportunità di ridurre i costi, superando il vincolo della rigidità dell’orario. Un’arma a doppio taglio, poiché il rischio di erosione della sfera di benessere, quella sfera che in teoria si vuole preservare, è dietr

BUONO PASTO: SITUAZIONE SURREALE

  Le contingenze economiche, in primis le sanzioni al nostro principale fornitore energetico, la Russia  e la speculazione incontrollata  hanno portato un vertiginoso aumento dei prezzi di gas, energia elettrica, carburante, finendo a ruota per incidere nell’incremento generalizzato dei prezzi a livello dei beni di consumo. Senza voler entrate in una disamina articolata del fenomeno che avrà per forza di cose serie conseguenze economiche nei prossimi mesi, rimanendo nel tema del nostro comparto, che poi è quello per cui principalmente abbiamo creato questo blog, da una parte noi lavoratori subiamo l’incremento inflazionistico e dall’altro ci troviamo di fronte a remunerazioni ferme al palo da anni. La questione dei buoni pasto, stabili da anni per disposizione legislativa a 7 euro (ricordiamo che in passato avevano un valore nominale di gran lunga maggiore), ovviamente non aiuta a contrastare il fenomeno dell’erosione del salario reale e chiunque di voi si sarà accorto che con tali buo

PREVENIRE VIOLENZE E MOLESTIE SUI LUOGHI DI LAVORO: IL VADEMECUM CGIL

  Come prevenire le violenze sui luoghi di lavoro? Come riconoscere e impedire le molestie? Che cosa devono domandarsi a tal fine RLS e RSU?  Rilanciamo sul nostro blog un vademecum da poco realizzato dalla CGIL Piemonte e CGIL Umbria all’interno di uno dei percorsi formativi CGIL per la prevenzione delle violenze e delle molestie nei luoghi di lavoro. Le parti sociali possono fare tanto, anche attraverso la contrattazione collettiva: sono stati infatti sottoscritti diversi accordi nazionali interconfederali contro la violenza e le molestie, che recepiscono l’Accordo Quadro Europeo del 2007. Proprio il CCNL degli statali 2016-2018 siglato da Aran e dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal il 23 dicembre 2017, ad esempio, è il primo della nuova generazione di CCNL post-Accordo europeo a prevedere delle chiare misure disciplinari, come la sospensione dal lavoro fino a sei mesi e, in caso di recidiva nell’arco di due anni, il licenziamento. Invitiamo tutte e tutti a consultare e diffondere

I GIOVANI IGNORATI: IL GRANDE LIMITE DI UNA BRUTTA CAMPAGNA ELETTORALE

  Secondo l'ultima rilevazione Eurostat, l'età media dei giovani italiani che vanno a vivere da soli è scesa da 30 a 29,9 anni, contro una media europea di 26,5 anni. L'Italia si distanzia millimetricamente dalla soglia psicologica che delimita la “fascia nera” (Grecia, Portogallo, Croazia, Bulgaria e Slovacchia), rimanendo in una zona di confine. Questo dato va letto in controluce: l'ultimo Rapporto Istat, infatti, ricorda che circa 7 milioni di giovani vivono in casa con i genitori: il 67,6% del totale. Partiamo da qui. In un paese che ha speso pagine e pagine a discutere di "bamboccioni", in un paese in cui i temi generazionali sono trattati con sufficienza e ogni occasione è buona per criticare le misure di sostegno alle fasce meno abbienti, il tema delle politiche giovanili non viene valorizzato in campagna elettorale. Si è discusso dei benefici dello sport, di candidati under 35, in un momento di delirio si è perfino parlato di “devianze”, ma i temi conc

PROGRESSIONI D’AREA: VALORIZZARE ANCHE LE NUOVE PROFESSIONALITÀ

  Negli ultimi tempi si è discusso di propensione al cambiamento. Il tema è stato affrontato sotto molteplici aspetti: il cambiamento culturale nel modo di concepire l'erogazione dei servizi da parte della Pubblica Amministrazione, il cambiamento organizzativo per mettere l'utente al centro del sistema, il cambiamento tecnologico (impropriamente riassunto nel passaggio dall'analogico al digitale). Sono tutti temi che non possono restare inevasi se l'ambizione di una PA è quella di proiettarsi nel futuro, di guardare con capacità dinamica all'evoluzione del contesto esterno e con visione critica ai possibili accorgimenti interni.  In questo senso il passaggio generazionale che si compirà, ancora una volta, con la conclusione del concorso in atto dovrebbe rappresentare non un punto d'arrivo, ma un punto di svolta nel processo di trasformazione dell'Istituto.  Di fronte al progressivo inserimento di nuovi colleghi, che andranno a sostituire le tante risorse and

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